Come è fatto un dente di cavallo ?

Il dente, in generale, è un organo osseo super-specializzato, rivestito di uno strato di idrossiapatite che lo rende il tessuto più duro del corpo.
I denti del cavallo sono del tipo cosiddetto ipsodonte, in cui la corona è sviluppata in senso verticale e la radice, molto profonda, non si distingue nettamente da quella.

Non è presente, cioè, il colletto dentale, come invece accade nell'uomo.
La crescita, come per molti erbivori, è indefinita, e l'eruzione è continua, con un ritmo medio di 3-4 mm all'anno, man mano che la corona viene consumata con la masticazione.
Ne consegue che un dente (radice compresa) lungo 10 cm avrà un'aspettativa di vita di 25-33 anni, che, grosso modo, coincide con quella del cavallo stesso.
Nella figura si possono distinguere le diverse componenti di un dente equino.
Sia la corona che la radice sono costituiti da più strati di tessuti che dall'esterno all'interno vanno dal più duro - lo smalto - al più morbido - la polpa.Al di sotto dello smalto c'è il cemento che connette il primo alla dentina (o avorio).
La polpa contiene vasi e nervi che garantiscono l'apporto di sangue e la sensibilità al dente.
Una introflessione della superfice masticatoria costituisce un fondo cieco chiamato infundibolo, la cui funzione, probabilmente è quella di migliorare la prensione e la lacerazione del ciuffo d'erba .
I molari non differiscono, nella struttura, dagli incisivi, ma nella forma si presentano più voluminosi e nettamente prismatici.
La parte emersa, di solito, non supera il centimetro e mezzo, e quindi la radice affonda per la sua quasi totalità nelle mascelle e nella mandibola.
La superfice masticatoria è molto arzigogolata e forma un disegno di creste e depressioni adatto a tritare finemente l'alimento.

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